Lo Scudo, un tesoro di sapienza nascosto fra le candide mura di Ostuni che raccoglie la storia di questo paese. Ostuni ha un’antica storia alle spalle, racchiusa nelle copie del suo centenario giornale.
Proprio così anche Ostuni ha un giornale ufficiale, la cui sede si nasconde fra le strade di Corso Giuseppe Garibaldi, 129. Noi, del corso di giornalismo, abbiamo avuto l’opportunità di visitarla. Così martedì 10 maggio, accompagnati dalle professoresse Mastronardo e Sgura, ci siamo recati alla sede e abbiamo fatto conoscenza del professore Nicola Moro, vicedirettore de Lo Scudo. Siamo stati accolti calorosamente fra le mura della sede, da poco restaurata. Le mura costituite da una pietra locale danno proprio l’idea di trovarsi a Ostuni, anche non essendo fra le strade della parte antica della città. La sede racchiude 100 anni della storia di questo paese. Come ci ha raccontato Nicola Moro, Lo Scudo non si è fermato neanche davanti alla censura del Fascismo, conservando la libertà di stampa, sebbene in forma limitata. Il professore ci ha illustrato come si stampa un giornale e come si mette in vendita, ci ha spiegato che il giornale ha continuato nel tempo ad evolversi, iniziando con 10 pagine in bianco e nero per arrivare ad oggi con ben 16 pagine tutte a colori, comprendenti anche articoli scritti da ragazzi giovani e rimanendo sempre allo stesso prezzo. Ci ha mostrato una copia del primissimo numero del giornale, risalente al 1921, e in seguito ci ha fatto scegliere una copia di un anno a nostra scelta. I giornali erano rilegati con molta cura e racchiusi in libroni; ogni “librone” conteneva i giornali di una specifica annata quindi i giornali erano divisi per numero, mese ed anno. Grande è stata la nostra meraviglia quando ha estratto da un mobile un grande libro, ben tenuto, chiuso in una copertina di pelle che lo difendeva dalla polvere e ha iniziato a leggere notizie “d’epoca”; mentre il professore sfogliava le pagine del libro noi notavamo la diversità d’impaginazione con i giornali moderni e sentivamo l’odore della carta stampata. Durante la chiacchierata il professore ci ha spiegato il percorso che permette anche ai giovani di intraprendere la carriera giornalistica. E dopo una tazzina di caffè, abbiamo messo a posto le sedie prese in prestito e abbiamo salutato Lo Scudo allontanandoci dalla sede ma lasciando nel nostro cuore un bel ricordo dell’avventura e soprattutto la curiosità verso il passato di Ostuni.
Nicolò Pagliara Cioni – 3^ E
Scuola Secondaria di I grado “Barnaba-Bosco” – Ostuni (BR)
SCRITTURA, CHE PASSIONE!
Giornalisti non si nasce, si diventa con dedizione e caparbietà. Ecco come. Cari lettori, tra le tante iniziative di formazione proposte quest’anno dal mio Istituto, la scuola secondaria di primo grado Barnaba Bosco, vorrei presentarvi il progetto, che si è tenuto nei due plessi negli scorsi mesi di marzo, aprile e maggio, per realizzare il giornalino scolastico dal titolo, ormai consolidato dalle precedenti edizioni, “Nero su bianco”. Innanzitutto devo dire che si è rivelato molto interessante e vi ho aderito con entusiasmo; intanto perché a me piace tantissimo scrivere, dato che con la scrittura posso far comprendere e comunicare al meglio i miei pensieri, le mie opinioni e le mie emozioni. In secondo luogo mi ha dato l’opportunità di prendere confidenza con un tipo di scrittura, quella giornalistica, totalmente differente dai testi narrativi soliti con cui avevo finora familiarità, perché bisogna esprimere le proprie idee relative ai fatti di cronaca o argomenti di interesse comune, basandosi su fonti certe e reali. Il giornalismo è un settore molto complesso, dal momento che bisogna stare attenti a non scrivere notizie inappropriate o infondate. Nel corso del progetto io e il mio gruppo del giornalino siamo stati iniziati allo studio del lessico giornalistico e alla conoscenza dei principali giornali nazionali e locali, nonché della struttura e tipologia di un articolo. A partire dalla lettura e analisi di articoli proposti durante i vari incontri dalle nostre due docenti di lettere, Mastronardo Rosita e Sgura Antonella, abbiamo provato a ideare e scrivere differenti articoli di giornale, dall’articolo di cronaca scolastica alla lettera aperta, dal testo di recensione all’intervista ad un autore o personaggio mitologico e letterario. Inoltre abbiamo potuto imparare in maniera guidata e semplice l’utilizzo di programmi di impaginazione ed inserimento e modifica di foto e immagini nel nostro laboratorio di informatica con il supporto del docente di arte Bracciale Vincenzo. Il corso ha anche previsto una visita guidata alla sede dello Scudo, mensile cattolico di informazione di Ostuni fondato nel 1921, che si è svolta martedì 10 maggio. In tale occasione il professore Nicola Moro, direttore amministrativo del giornale oltre che docente della nostra scuola, ci ha illustrato la storia del giornale, il progetto in atto di digitalizzazione dei numeri precedenti a partire da quello di esordio, e mostrato edizioni passate del mensile. Il progetto è stata occasione per immedesimarmi nelle vesti di un vero giornalista; lo so, può sembrare un paragone eccessivo, però mi sono sentita così, perché stavo riportando un fatto di cronaca realmente accaduto a scuola o riferendo le mie opinioni in una lettera aperta. Ho imparato che, come ogni professione d’altronde, il mestiere del giornalista richiede passione e pazienza, nella ricerca e documentazione prima e nella stesura e revisione poi. Quindi se sono riuscita a risvegliare in qualcuno di voi curiosità verso questo mondo, miei giovani lettori (e chissà anche futuri scrittori), non perdete l’occasione di seguire, e perché no, partecipare a questa iniziativa nei prossimi anni.
Ilaria Fedele – 2^ I
Scuola Secondaria di I grado “Barnaba-Bosco” – Ostuni (BR)