COMUNICATO STAMPA
Si conclude nella regione dello Champagne la visita studio del GAL Alto Salento 2020 nell’ambito di una campagna di informazione sulla tutela e corretta gestione del paesaggio
Si è conclusa con il viaggio studio in Francia, nella regione dello Champagne, la campagna di informazione sulla tutela e corretta gestione del paesaggio rivolta agli agricoltori dell’Alto Salento. Questo viaggio segue altre visite studio realizzate presso aziende agricole in Sicilia, in Toscana, in Trentino e nelle Langhe sui temi delle filiere agricole più rappresentative, da quella olivicola-olearia, a quella lattiero-casearia e vitivinicola per analizzare come le stesse incidono sul reddito degli agricoltori e sulla qualità dei paesaggi agrari alcuni dei quali riconosciuti come patrimonio UNESCO.
Grazie all’Azione di sensibilizzazione sulla gestione e fruizione sostenibile del paesaggio rurale e costiero dell’Intervento 5.1 “Attuare una campagna di sensibilizzazione sulla tutela e corretta gestione del paesaggio” del Piano di Azione Locale del GAL Alto Salento 2020 a chiusura del programma LEADER 2014 2022, queste esperienze fuori regione hanno lo scopo di approfondire sul campo i temi della produzione e commercializzazione attraverso la cooperazione tra operatori agricoli.
La visita studio di 5 giorni nella regione della Champagne ha previsto visite aziendali e incontri lungo le celebri Routes Touristiques du Champagne. Strade tematiche tra vigneti, colline e villaggi storici, dove il paesaggio agrario, modellato da secoli di viticoltura, è oggi riconosciuto dell’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Ogni singola giornata studio ha consentito di visitare sia le grandi case produttrici di Champagne, che le piccole maison familiari e le cooperative, con il fine di comprendere i modelli di integrazione tra produzione, ospitalità e narrazione dei luoghi.
La delegazione dell’Alto Salento, arricchita dalla presenza degli studenti della V classe dell’Istituto Agrario Pantanelli-Monnet, nella nota città francese di Reims ha visitato la maison Pommery, fondata nel XIX secolo da Madame Pommery con i suoi 18 km di gallerie scavate nel sottosuolo, la Biscuiterie Fossier, fondata nel XVIII secolo, rappresenta la più antica fabbrica di biscotti di Francia, utilizzati per l’abbinamento allo champagne. Ed ancora, la Tonnellerie de France di Reims per scoprire da vicino un antico mestiere artigianale del bottaio, che costruisce botti di legno per la maturazione dello Champagne e La Maison Vignier-Lebrun, cantina familiare che da generazioni produce Champagne secondo metodi tradizionali, dove ci ha sorpresi la presenza di un giovanissimo pugliese che con passione e cura artigianale gestisce la cantina e tutte le fasi di vinificazione. Il Musée du Vin et du Champagne, situato ad Épernay nel cuore della capitale della Champagne, un luogo in cui si racconta la storia e la cultura di uno dei vini più celebri al mondo, attraverso gli antichi strumenti di coltivazione, i documenti storici e le installazioni multimediali, gli agricoltori e gli studenti hanno avuto modo di scoprire l’evoluzione delle tecniche di coltivazione della vite e della produzione dello champagne dove il lavoro dell’uomo continua da secoli ad integrarsi con la natura e la storia dei luoghi. 16 mila vignaioli che coltivano in totale 34 mila ettari di vigneti (pari ai territori di Ostuni e Carovigno messi assieme), con una produzione massima di 90 quintali di uva ad ettaro raccolta a mano per un valore di 14 euro al kg e con un valore dei terreni che varia da uno a due milioni di euro per la loro destinazione agricola. Piccoli vignaioli che producono l’85% del prodotto, mente il restante 15% è ottenuto dalle grandi maison, che commercializzano l’80% dello champagne. Solo l’aggregazione in cooperativa consente ai tanti piccoli produttori di vinificare lo champagne.
Per il presidente del GAL Bonaventura Cucci “L’esperienza condivisa in prima persona con gli imprenditori vitivinicoli dell’Alto Salento e con gli studenti dell’Istituto Agrario Pantanelli ha consentito di calarsi nella realtà tra i segreti delle Maison nei suggestivi luoghi di produzione tra le vigne che rivestono le colline e le cave scavate nel sottosuolo. Una tipicizzazzione, quella della produzione dello champagne, fondata sul rispetto di rigide regole di produzione per tutti i vignaioli, che consente di trarre redditi importanti dal loro lavoro. Esperienze utili a comprendere quanto il rispetto delle regole, il legame con il territorio, la cooperazione tra piccoli produttori e l’innovazione rappresentino le chiavi del successo di qualsiasi produzione agricola. Un ringraziamento va al collaudato gruppo di lavoro del GAL per il risultato eccelso e l’obbiettivo raggiunto nell’aver realizzato un’esperienza unica, difficilmente ottenibile in altri modi.”


