Si è vissuto, lo scorso 3 ottobre, il giubileo dei migranti presso l’auditorium della Biblioteca Comunale. Presenti il Sindaco Pomes e l’Assessore Giovine, il dott. Franco Colizzi, l’avv. Alfredo Tanzarella, la docente Maria Grazia Di Giulio e Mohamed El Katab presidente sia dell’associazione ASSALAM di Ostuni e sia della Federazione islamica della Puglia.
Promotore dell’evento l’Associa-zione Migrantes, un organismo della Chiesa cattolica che opera a Brindisi attraverso l’ufficio diocesano preposto e anche a Ostuni dal 2014 grazie alla visione pastorale di don Peppino Apruzzi.
I volontari cercano di offrire ai migranti un aiuto quotidiano soprattutto nell’apprendimento della lingua italiana, considerando che la conoscenza della stessa è il primo strumento utile per integrarsi correttamente in un nuovo paese. Come ha detto durante la tavola rotonda Antonietta Masella: “Attualmente riusciamo a tenere corsi di italiano per adulti (uomini e donne) e offriamo, per tre giorni a settimana, un sostegno scolastico ai ragazzi figli di famiglie straniere presenti nella nostra città. Il nostro doposcuola è frequentato da alunni della scuola elementare, della scuola media e da alcuni studenti di scuola superiore. Inoltre cerchiamo di aiutare questi nostri fratelli nel disbrigo degli adempimenti burocratici, soprattutto quando ci sono difficoltà legali o altro. Perché lo facciamo? Perché sappiamo e crediamo che ogni persona è sacra, perciò va accolta, accompagnata e sostenuta, affinché possa esprimere tutte le sue potenzialità a beneficio suo e della comunità”. La giornata mondiale del migrante e del rifugiato quest’anno è stata voluta da papa Francesco come il “Giubileo dei migranti e del mondo missionario” e papa Leone nel suo messaggio in merito scrive che tale giornata è “l’occasione per riflettere sul nesso tra speranza- migrazione e missione. La generalizzata tendenza a curare esclusivamente gli interessi di comunità circoscritte costituisce una seria minaccia alla condivisione di responsabilità, alla cooperazione multilaterale, alla realizzazione del bene comune e alla solidarietà globale a vantaggio di tutta la famiglia umana”. E come filo rosso tutti gli interventi dei relatori hanno avuto proprio questo: “Migranti missionari di speranza”, il tema scelto dal Santo Padre. La docente Di Giulio ha contagiato i presenti con il suo entusiasmo e la sua esperienza presso il Centro Provinciale per l’Istruzione degli adulti dove diversi uomini e donne hanno modo di crescere culturalmente e come persone. Il dott. Colizzi poi ha consegnato diversi spunti di riflessione, raccontando la sua esperienza a contatto con gli ultimi di diverse parti del mondo. Inoltre l’avv. Tanzarella ha raccontato alcune storie concrete dove si è resa necessaria la consulenza legale per questi nostri fratelli migranti. Ed infine Mohamed El Katab ha consegnato ai presenti la speranza di un futuro in cui i popoli possano integrarsi e vivere delle relazioni autentiche improntate sul rispetto reciproco e dove, come dice papa Leone, le “comunità che accolgono possano essere una testimonianza viva di speranza. Speranza intesa come promessa di un presente e di un futuro in cui sia riconosciuta la dignità di tutti come figli di Dio”.


